Il miracolo inglese in rimonta con Lucas Moura eroe all’ultimo secondo
Una notte magica, un sogno che diventa realtà sotto il cielo di Amsterdam, a discapito dell’Ajax. Il 8 maggio 2019, il Tottenham Hotspur ha scritto una delle pagine più emozionanti della sua storia e del calcio europeo, ribaltando un risultato che sembrava segnato e conquistando una finale di Champions League che resterà negli annali.
- Il contesto della partita
- Primo tempo: il dominio dell’Ajax
- Secondo tempo: la rimonta Spurs con Lucas Moura
- Gli ultimi secondi: il gol della qualificazione
- Analisi tattica della partita
- L’eredità di quella notte epica
Il contesto della partita
L’Ajax, dopo aver eliminato giganti come Real Madrid e Juventus, era la sorpresa piacevole di quella Champions League. Giovani, audaci e tecnicamente dotati, i Lancieri avevano dominato il match di andata a Londra, vincendo 1-0 e mostrando una maturità calcistica sorprendente. Il Tottenham, privo della sua stella Harry Kane, infortunato, si presentava ad Amsterdam con un compito arduo ma non impossibile.
Primo tempo: il dominio dell’Ajax
Il fischio d’inizio ha visto un Ajax subito aggressivo, padrone del campo e delle azioni. Al 5° minuto, Matthijs de Ligt ha colpito di testa su angolo, portando i suoi in vantaggio. Poi, al 35°, Hakim Ziyech ha raddoppiato con un tiro a giro che ha lasciato immobile il portiere degli Spurs, Lloris. Il sogno sembrava sfumare per gli inglesi, sotto di due gol e con un Ajax in pieno controllo.
Secondo tempo: la rimonta Spurs con Lucas Moura
Il secondo tempo ha avuto un copione totalmente diverso. Mauricio Pochettino, allenatore degli Spurs, ha fatto una mossa audace, inserendo Fernando Llorente e cambiando modulo. Al 55° minuto, Lucas Moura ha iniziato la sua personale epopea: un primo gol scaturito da una serie di rimpalli, un secondo gol solo quattro minuti dopo, con una splendida azione personale che ha visto il brasiliano dribblare tre avversari e infilare il pallone in rete.
Gli ultimi secondi: il gol della qualificazione
Il tempo scorreva, e l’Ajax cercava disperatamente di mantenere il risultato, ma il destino aveva altri piani. Al 96° minuto, in pieno recupero, una palla vagante è arrivata a Lucas Moura che, con un tiro rasoterra, ha completato la sua tripletta e ha mandato il Tottenham in finale. Un silenzio assordante ha invaso l’Johan Cruijff Arena, mentre i giocatori del Tottenham esplodevano in un’esplosione di gioia incontenibile.
Analisi tattica della partita
La partita è stata un chiaro esempio di come il calcio sia uno sport che va oltre la tattica e la tecnica. L’Ajax ha dominato il primo tempo con un possesso palla stellare e un’intensità alta, ma il Tottenham ha mostrato una resilienza mentale straordinaria. Il cambio tattico di Pochettino, passando a un 4-2-3-1 più aggressivo, ha dato ai suoi giocatori la libertà di esprimersi e ha messo in difficoltà la giovane difesa dell’Ajax.
L’eredità di quella notte epica
Quella partita non è stata solo una semifinale di ritorno. È stata una dimostrazione di coraggio, determinazione e la magia del calcio. Lucas Moura, con la sua tripletta, è entrato di diritto nella storia della Champions League. Ma anche l’Ajax, nonostante la sconfitta contro il Tottenham, ha lasciato un’impronta indelebile, ricordando a tutti che nel calcio, a volte, è bello sognare.
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